Un complesso intervento di Hypermedia "reengineering":

il Polittico Agostiniano

Alonzo Francesca, Paolini Paolo

Hoc-Hypermedia Open Center, Dipartimento di Elettronica e Informazione,

Politecnico di Milano

alonzo@hoc.elet.polimi.it, paolini@elet.polimi.it

 

 

Sommario

Questo lavoro descrive il complesso intervento di ristrutturazione e "restyling" di un’applicazione ipermediale sviluppata dal Politecnico di Milano per conto del Museo Poldi Pezzoli. Modellizzazione, revisione dei contenuti e del layout, sono le fasi che hanno caratterizzato questo nuovo progetto, che si è posto l’obiettivo di realizzare un’applicazione più moderna, capace di rispondere alla duplice esigenza di chiarezza per l’utente e di rispetto del carattere rigorosamente scientifico della ricerca.

 

 

1. Introduzione

Questo lavoro descrive il complesso intervento di ristrutturazione e "restyling" di un’applicazione ipermediale sviluppata dal Politecnico di Milano per conto del Museo Poldi Pezzoli. La prima versione della applicazione è stata utilizzata per circa 60 giorni, all’interno del museo, come punto informativo. Il successo di pubblico è stato piuttosto buono: in media ciascun visitatore ha speso più di 60 minuti consultando il punto informativo stesso. Tuttavia un riesame critico della applicazione ne ha evidenziato dei limiti strutturali e d’impostazione del contenuto. Partendo dal presupposto che il punto informativo di un museo deve essere uno strumento di apprendimento e di divulgazione di facile utilizzo, sono state vagliate e messe in discussione alcune scelte precedenti. Questo esame ha portato i contenuti e i relativi approfondimenti ad un livello cognitivo e di percezione superiore, a tutto vantaggio dell’utente che potrà raggiungere gli argomenti e, soprattutto, i contributi più tecnici della ricerca, con un minor sforzo.

Modellizzazione, revisione dei contenuti e del layout, sono le fasi che hanno caratterizzato questo nuovo progetto, che si è posto l’obiettivo di realizzare un’applicazione più moderna, capace di rispondere alla duplice esigenza di chiarezza per l’utente e di rispetto del carattere rigorosamente scientifico della ricerca.

 

 

2. Il contesto dell’intervento

L’applicazione, progettata e realizzata per il Museo Poldi Pezzoli dall’Hypermedia Open Center del Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano, è incentrata su di una ricerca, condotta a più mani, che ha come oggetto il Polittico Agostiniano di Piero della Francesca.

Dalla tela raffigurante "San Nicola da Tolentino", conservata presso il museo, si sono sviluppate nove interessanti ricerche filologiche sul lavoro del pittore rinascimentale. Per ricostruire e attribuire la paternità dell’opera all’artista ci sono voluti 4 lunghi anni di studi, durante i quali un’équipe di esperti, coordinati dal "Poldi Pezzoli", hanno messo a confronto il "San Nicola" con le altre tavole "maggiori", appartenenti al polittico e conservate in tre importanti musei: la Frick Collection di New York (San Giovanni Evangelista), la National Gallery di Lisbona (Sant’Agostino) e la National Gallery di Londra (San Michele Arcangelo). Questo smembramento dell’opera ha visto il museo milanese impegnato a formulare una difficile ipotesi di ricostruzione del polittico attraverso lo studio dei documenti d’archivio, i risultati delle analisi scientifiche sui dipinti, le indagini sui supporti lignei, il recupero delle vicende dei passati restauri e la lettura degli elementi formali.

Il risultato di questo sforzo storico-scientifico ha meritato l’attenzione del pubblico, al quale è stato presentato in una doppia veste, attraverso una mostra e un punto informativo multimediale. Essendo la mostra di per sé di straordinario interesse, ma necessariamente scarna (solo due erano le tavole esposte), il punto informativo ha rivestito un importante ruolo fornendo al visitatore le necessarie informazioni e, nello stesso tempo, le chiavi di lettura. Pertanto, anche per l’impossibilità di realizzare un adeguato catalogo cartaceo, questa è stata una delle rare occasioni, in Italia, in cui il supporto informatico ha svolto un ruolo da protagonista, all’interno di un prestigioso museo d’arte.

Nella prima versione del progetto, quella effettivamente usata come punto informativo, sono presenti solo 8 delle 9 ricerche, suddivise in sezioni: Analisi, Restauro, Ricostruzione, Documenti, L’Arcangelo, Tessuti, i Polittici, i Ricami metallici e, infine la nona ricerca, Le pale di Piero che sarà contenuta nel nuovo punto informativo.[4] Questa ricchezza e articolazione dei contenuti ha sollevato i seguenti problemi:

 

Un’attenta analisi, condotta anche sulla base di osservazioni fornite da un campione significativo di utenti, ha dato interessanti input per la revisione del progetto. Il pubblico, infatti, preferisce:

 

3. Nuovo approccio e soluzioni

Per rispondere in modo adeguato alle esigenze di revisione sopra descritte, il nuovo progetto si è posto i seguenti obiettivi:

    1. Ristrutturare completamente le informazioni presenti (revisione dei contenuti);
    2. Snellire le strutture d’accesso, cioè i punti d’ingresso al contenuto informativo dell’applicazione;
    3. Riprogettare l’interfaccia utente;
    4. Migliorare ed estendere le modalità’ di accesso ai dati, come per es. consentire all’utente di realizzare confronti tra le informazioni contenute nelle varie ricerche; [3]
    5. Dotare l’applicazione di funzioni di utilità’ aggiuntive, quali history, photo-gallery, stampa.

Di seguito indichiamo in dettaglio gli interventi:

 

3.1 Ristrutturazione dell’organizzazione del contenuto informativo

In termini di HDM (Hypermedia Design Model), il modello utilizzato per la progettazione dell’applicazione [1], sono state create per ogni sezione (Analisi…) delle Entità più semplici di quelle attuali che rappresentano i singoli passi (argomenti) della sezione. Questa soluzione permette di riportare in "superficie" le informazioni, gli ulteriori approfondimenti e, soprattutto, il materiale iconografico - fulcro della ricerca - attualmente poco accessibile, in quanto inserito all’interno di oggetti dalla struttura piuttosto complessa, e di difficile navigazione.

 

3.2 Strutture d’accesso

La consultazione, nel suo complesso e per ciascuna ricerca, viene garantita da tre strutture di accesso (secondo la terminologia HDM): una navigazione ad indice, un guided tour semplificato (parziale) ed un guided tour "ricco" (completo). [2]

La navigazione ad indice consente di selezionare direttamente ogni singolo argomento tra quelli trattati nella ricerca. Questa navigazione, che consente, da un lato una consultazione mirata e selettiva (consultazione di un solo item informativo), dall’altro di tener presente un quadro complessivo degli argomenti trattati, è orientata ad un lettore abbastanza "colto" (in quanto sa scegliere l’argomento di interesse) e "motivato" (in quanto chiede di comprendere il contesto complessivo della ricerca).

La seconda navigazione a guided tour "parziale" permette di farsi guidare all’interno della ricerca secondo diverse chiavi di lettura L’utente potrà selezionare un percorso composto di alcuni argomenti (o sotto argomenti), e consultare in modo molto semplificato le informazioni corrispondenti. Questa modalità di navigazione è adatta per un visitatore relativamente frettoloso, e che comunque voglia concentrarsi sui contenuti: la navigazione infatti è molto semplificata, e richiede poca interattività.

Il terzo tipo di navigazione, infine, a guided tour "completo" permette di visionare la ricerca nella sua interezza seguendo il percorso consigliato dall’autore. E’ la modalità più semplice e rilassante da usare per il visitatore, non frettoloso, che voglia senza troppa fatica comprendere il contenuto di una ricerca.

 

3.3 Revisione di contenuti

La presentazione degli argomenti contenuti nella ricerca è costituito da una breve animazione audio-video che, attraverso varie tecniche di visualizzazione (dissolvenza, zooming…), sottolinea i passaggi più interessanti dello studio. Da questo nodo è possibile passare agli approfondimenti, disponibili sotto forma di schede descrittive, accompagnate dal materiale iconografico.

Quando l’utente esamina un passo della ricerca ha sempre a sua disposizione il titolo dell’argomento che sta consultando e, nello stesso tempo, quello precedente e quello successivo. In questo modo è garantita la possibilità di passare da un filmato all’altro in qualsiasi momento e di approfondire contemporaneamente i contenuti relativi.

Dal punto di vista del contenuto testuale è stato richiesto agli autori uno sforzo di rendere più "accessibile" il materiale presentato, senza tuttavia tradire il carattere scientifico delle ricerche: frammentando i contenuti e cercando di creare più piani semantici, in piena sintonia con la moderna concezione di linguaggio "ipermediale".

 

3.4 Nuove funzionalità

La "cattura del testo" è una delle funzioni che caratterizza il nuovo progetto: selezionando i contributi testuali delle ricerche, questi vengono raccolti in un "album" che, alla fine o durante la consultazione, possono essere stampati.

Questa funzionalità si rivelerà molto utile per l’utente che ha necessità di portare con sé i risultati della propria consultazione: studenti e ricercatori.

Glossario: l’alto livello tecnico delle ricerche ha reso necessario l’aggiunta di questo strumento che spieghi in maniera semplice l’uso di alcuni termini. Questa ulteriore funzione è stata implementa pensando ad una categoria media di utenti.

Photo Gallery: con questa nuova funzionalità è possibile selezionare, durante o dopo la consultazione, le immagini che si vogliono rivedere ed analizzare meglio.

History: l’utente potrà visualizzare una lista contenente gli argomenti in ordine di consultazione, ai quali potrà accedere direttamente.

 

L’ampiezza delle informazioni e la necessità di renderle più accessibili, ha portato una riprogettazione dell’interfaccia.[5] Rendere immediatamente visibili all’utente tutte le informazioni relative alla sezione che sta consultando è stato uno dei primi obiettivi che ci si è posti in fase di revisione dell’applicazione. La ricerca della semplicità dell’interfaccia utente ha guidato la realizzazione della nuova impostazione grafica: strutture d’accesso ad albero e schermate con barre laterali riportanti il menù degli argomenti visitabili nella sezione corrente. Queste barre si sono rivelate molto utili anche in altre applicazioni, sviluppate dal gruppo Hoc, perché permettono all’utente di navigare tenendo sempre presente il percorso già eseguito e gli ulteriori argomenti ai quali potrebbe accedere.

 

 

4. Conclusioni

Il mondo multimediale, soprattutto in ambito museale e culturale, purtroppo, ad oggi, consiste di applicazioni con una corta (o cortissima) vita; la produzione deve essere chiusa in fretta, per rispettare le scadenze; l’utilizzo è limitato ad un arco di tempo relativamente breve; non ci sono le risorse economiche e temporali per effettuare profonde revisioni.

E’ invece ovvio che poter presentare un’applicazione, constatarne la effettiva usabilità, riprogettarla e reimplementarla, alla lunga garantisce un risultato di effettiva qualità ed efficacia, di gran lunga superiore a quello ottenibile "allungando" i tempi della prima progettazione.

Gli autori sono pertanto convinti che gli interventi di reingegnerizzazione su applicazioni già completate siano quanto mai opportune. In aggiunta il livello di discussione con gli autori dei contenuti, durante una reingegnerizzazione, è molto più approfondito e proficuo: tutti hanno una migliore percezione degli effettivi profili utente, delle loro aspettative, delle diverse possibilità di navigazione, ecc.

Come ultimo punto, un’attenta analisi di una applicazione già realizzata, ed una discussione sul suo rifacimento, permette meglio di mettere a fuoco problemi di design (es. che tipo di navigazione serve a quel tipo di visitatore in quel specifico contesto), che possano condurre alla costruzione di una libreria di design patterns, [6] vale a dire una libreria di "frammenti di soluzione" pronti per l’uso, e riassemblabili in varia maniera.

 

 

 

 

 

 

 

 

5. Riferimenti

1. [Gar93] Garzotto F., Paolini P., Schwabe D. "HDM - A Model Based Approach to Hypermedia Application Design". In ACM Trans. Inf. Syst., 11 (1), January 1993.

2. [Gar95] Garzotto F., Mainetti L., Paolini P. "Hypermedia Design, Analysis, and Evaluation Issues". In Comm. ACM, 38 (8), August 1995.

3. [Gar97] Garzotto F., Paolini P. "Team-based Coordinated Development fo

4. Hypermedia: Lessons learned form Piero della Francesca Agostinian

Polyptich". Proc. of the fourth International Conference on Hypermedia and Interactivity in Museum - ICHIM'97, September 1997.

5. [Gar98a] Garzotto F., Matera M., Paolini P. "To Use or not to Use?

Evaluating the Usability of Museum Web Sites". Proc. of Museum and Web'98 Conference, Toronto, Canada, April 1998.

6. [Gar98b] Garzotto F., Matera M., Paolini P. "A Framework for Hypermedia design and Usability Evaluation", Proc. of DEUMS'98 - IFIP Working Conference on "Designing Effective and Usable Multimedia Systems", Stuttgart, Germany, September 1998.