Bike & music
L’avventura di Hervè Magnin, chitarrista in bicicletta in viaggio verso l’Africa con la complicità di ‘Warmshowers’: ospitalità gratuita e incontri emozionanti
30-02-2017
Attraversa l’Italia con una bicicletta, un bagaglio leggero e l’immancabile chitarra il compositore francese Hervé Magnin. Un’avventura low cost, dedicata all’incontro, alla scoperta, al viaggio fuori e dentro se stesso favorito dalla complicità del portale www.warmshowers.org, icona della ‘sharing economy’ a due ruote. Hervé ha scelto il più sostenibile, faticoso ed economico mezzo di trasporto per restituire ai paesaggi e alle persone il tempo che meritano. Per l’artista, tra l’altro regista di documentari, ospitalità gratuita, doccia calda e ricordi a go-go da riportare in Francia una volta raggiunto l’obiettivo: l’Africa.
“Sono partito con la bici dalla Savoia, dove abito – racconta – non sono un artista di strada, anche se a Montreal nell’’85 suonavo nel metrò. In ogni caso porto sempre con me la chitarra per condividere con i miei ospiti un po’ di musica e comporre, quando arriva l’ispirazione dettata da questa grande avventura. Qualche volta ho la grande fortuna di incontrare dei musicisti”. E’ successo a Mondovì con Alberto Bertolino, cantastorie musicista di strada e gran conoscitore dell’organetto di Barberia. “Con lui e la sua famiglia ho passato dei bei momenti – continua – una doccia calda, come promette il portale e come mi ha offerto Alberto, è una delle più grandi gioie per chi ha passato una giornata in sella alla bici. Sua figlia Viola, 7 anni, mi ha prestato il suo comodo letto purché rispettassi la promessa di non usare i suoi giochi. Naturalmente ho mantenuto la parola”.
Nel taccuino dei ricordi restano, tra le altre cose, una lezione di ripasso di italiano di base e l’interpretazione improvvisata di “Bella ciao”. “La stessa canzone che suonai in Turchia e cantò con me in curdo un signore di passaggio – spiega – è stato Alberto, che sogna un portale sulla falsa riga di warmshowers dedicato agli artisti di strada e basato sullo scambio di ospitalità, a mettermi in contatto con le Canzoni da Marciapiede, Andrea e Valentina. Un regalo bellissimo che mi ha permesso di conoscere due artisti dall’immenso talento e di trascorrere con loro momenti preziosi”.
Inevitabile il consiglio. “Se ascoltate le loro canzoni capirete il motivo del mio entusiasmo”, dice. E lo ripete sulla sua pagina FaceBook, dove giudica l’interpretazione di Edith Piaff delle Canzoni da Marciapiede tra le migliori mai ascoltate. “Lunga vita agli artisti di strada – conclude – dare all’arte una chiave nomade significa arricchirla di tutte le diversità del mondo”.
Un patrimonio alla portata di tutti e di tutte le strade trafficate da noi passanti.