Pittura e poesia percorrono lo stivale
Una sorta di “Cammino di Santiago dell’arte”, dedicato alla condivisione, all’incontro e allo stupore. Claudio Jaccarino, la Compagnia dei Ritratti e i Diari di viaggio: ritraendo le coste e la gente d’Italia.
04-04-2017
Forse l’avete incontrato anche voi, quando ha esposto alla passerella di Porta Genova oppure al mercato del quartiere Isola con la compagnia dei ritratti, o ancora durante il Carnevale Ambrosiano o alla Casa della Poesia di Alda Merini seduto ai tavolini insieme ad altri pittori intenti ritrarre le persone di passaggio.
Lui è Claudio Jaccarino, classe ’52 . Pittore, scrittore, editore di libri d’arte. Ma per capirlo bene bisogna prima sintetizzare il suo percorso attraverso due passaggi fondamentali che l’hanno portato alla pittura e a questo genere specifico di pittura di strada.
Come militante nel partito radicale si porta l’intento di una riconquistata socialità che si realizza tramite la collaborazione attiva con altri soggetti sociali: una ricerca volta ad allargare gli “spazi di libertà” della società. Diventa dirigente del partito con un incarico istituzionale a Roma “ero tutto risolto” dice “ alla sede nazionale dei radicali avevo uno stipendio, mangiavo tutti i giorni fuori e potevo leggere tutti i giornali :era la mia vita! Però non sopportavo il nuovo segretario e non mi piaceva la politica istituzionale“. Cosi torna Milano “dove non potevo piu neanche permettermi di comprare un giornale”, dice. Qui comincia a frequentare il teatro della Comuna Baires di Renzo Casali che considera la sua vera formazione artistica: “oltre allo spazio scenico, che è convenzionale, Renzo puntava a creare uno spazio di verità. Il teatro era inteso come momento di creazioni di rapporti umani intensi, dove lo spettacolo finale è l’ultima cosa“. Con Renzo e la Comuna, Claudio gira l’Europa e finisce in Argentina dove realizza che quello che doveva e voleva fare, era la pittura: ” e gli ultimi 20 anni li ho dedicati solo al disegno e alla pittura, che è il mio strumento di espressione“.
“La contaminazione fra strumenti e tecniche diverse vive della convinzione che l’artista deve raccogliere frammenti di verità e bellezza per far ritornare le proprie creazioni negli stessi luoghi del vivere quotidiano”
Così Claudio predilige luoghi espositivi come librerie, bar e luoghi di transito e passaggio pubblico: esperimento assolutamente riuscito riuscito sul passagio di Porta Genova, lo storico ponte che attraversa la ferrovia, conosciuto anche come “il Ponte degli artisti”. “Mi piace guardare la città, per i paeseggi, ma anche perchè cerco posti dove mettere le locandine e i volantini e questo mi porta ad osservare molto i muri e i luoghi. Il ponte di Porta Genova, è un luogo che siccome appartiene alle ferrovie è come se fosse una terra di nessuno, per cui è possibile fare esposizioni e dare i voltantini senza ricevere multe!” racconta Claudio. Siccome è una strettoia “ho capito che poteva essere un buon luogo di diffusione, ho fatto anche una giornata di volantinaggio – questa attività mi deriva dall’attività politica di Pannella e dei radicali come attività di marciapiede, di contagio: quando io do un volantino è come dare un messaggio in bottiglia..” e cosi ha conosciuto la poetessa Anna Mosca.
Da questo incontro, nel 2016 si è svolta la serata degli artisti, proprio sul ponte di Porta Genova: una serata tutta dedicata alla poesia e al ritratto in contemporanea.
La Compagnia dei Ritratti svolge ritratti in tempo reale, facendosi notare per il talento nel saper cogliere la luce, il colore, la suggestione e per la performance estemporanea di breve durata, lasciando un bellissimo segno, sia nel pubblico che nel luogo in cui avviene.
Ad accompagnare i pittori – Claudio e i suoi allievi – possiamo trovare spesso un Poeta – Paolo Vachino – che con la stessa precisione, ritrae la persona, facendone una Poesia. “La caratteristica dei miei disegni, è che sono disegni dal vero: comprta una osservazione del mondo diretta, senza ideologie o filtri, comporta un incontro. Disegnando io tocco e mi avvicino alla persona o al paesaggio. Quando faccio un ritratto, io entro nella pupilla della persona, quando faccio un paesaggio, io sto all’interno del paesaggio”, continua a raccontare Claudio.
Negli ultimi anni ha realizzato lunghi percorsi a piedi (da Roma a Ventimiglia, da Milano a Genova, La Basilicata da costa a costa 2011, da Milano a Venezia 2012 ) – insieme all’associazione CamminAmare – documenta la trasformazione del paesaggio italiano (in particolare delle coste) e realizza giornali di viaggi con il disegno, l’acquarello e la scrittura.
Sono viaggi organizzati con Divano per una Notte o con le associazioni ecologiste: è un viaggio aperto.
Ci sono due o tre persone che sono l’equipe, poi ogni giorno c’è un punto di arrivo e punto di partenza e chi vuole, poi, si aggiunge man mano, come una sorta di Cammino di Santiago dedicato all’arte, che fa ugualmente bene allo spirito. Questo tipo di pratica, dice Claudio ”Si coniuga benissimo con il modo di fare acquarello: un metodo meditativo dove il percorso e l’incontro divengono piu importanti della meta“.
Nel prossimo futuro c’è la realizzazione di 15 murales a Cherasco, realizzati a più mani. Anche qui “l’importante di questo percorso è come arriviamo alla realizzazione tutti insieme: il metodo, il cammino condiviso, l’incontro e il dialogo, sono più importanti del risultato: Non puoi compiere un’azione politicamente buona, utilizzando mezzi errati, che non prevedano una forma di collettività e partecipazione” .