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Andrea Gandini, lo scultuore che trasforma i tronchi in opere d’arte di strada

17-03-2017

E’ uscito dal garage, gli stava troppo stretto per lavorare e ha cominciato a scolpire in strada. “La prima scultura all’aperto l’ho fatta a due metri dalla porta del box, mi ero stancato di stare rinchiuso e da quel momento non ho più smesso”, racconta Andrea Gandini, romano, 19 anni, studi artistici, diverse opere ricavate dai tronchi di alberi tagliati e piantiti come relitti nel cemento, che non può più ospitarne la vita. Piante dismesse ai lati dei marciapiedi, presenze scialbe, che nelle mani di Andrea tornano a esistere, a farsi ammirare come ‘gioielli’ del panoroma urbano.

Del legno non si butta via nulla, quei monconi d’albero sono materia prima per l’arte di Andrea ripresa dalla tivù e ricambiata con parecchi apprezzamenti sulla sua pagina FaceBook. “Quello che faccio è piuttosto inusuale, non capita tutti giorni di vedere qualcuno che scolpisce su un marciapiede – spiega – accompagno la performance con una sorta di coreografia e le persone lo gradiscono, la cosa piacevole sta nel ricambio continuo di pubblico, qualcuno si ferma più a lungo mi racconta un po’ della sua storia, io ascolto e lavoro”. La città è per lui un laboratorio open air, una possibilità di mostrarsi e mostrare cosa si può fare con uno scalpello e un martello in mano. “E’ indubbiamente street arts, a differenza degli sprayers concentratissimi nel dipingere, ho il tempo di scambiare quattro chiacchiere con chi ne vuole sapere di più di quanto faccio – racconta – certo per me è più difficile trovare gli spazi, di muri liberi in periferia ce ne sono moltissimi, ma di piante da intagliare meno”.

Intanto ha già ‘colpito’ in differenti quartieri della capitale dalla Magliana a Monteverde all’Aventino a Trastevere. “Quando mi sposto da una parte all’altra della città capita di ritrovare persone incontrare mentre lavoravo – dice – non le ricordo tutte, ma è davvero gradevole sapere di aver condiviso un momento che si rinnova”. Se tutto andrà come Andrea spera, scolpire in strada diventerà una scelta professionale. “Se riuscirò ad avere buoni risultati può diventare qualcosa di solido, un impiego vero e proprio – dice – già ora comunque con i guadagni ricavati potrei viverci”. Problemi con i vigili urbani? “Giusto qualche discussione, ma nessuna multa – conclude – dipende sempre dalle persone, tra loro c’è anche chi si complimenta”. Chi ha esperienza, senso estetico e rispetto per l’arte, sa che Andrea lascia qualcosa di bello alla città.